domenica 20 ottobre 2013

ORFANI: Bonelli a colori, Halo su carta


Quando gli unici fumetti che hai letto (completamente) sono stati DragonBall e Ken il Guerriero, alla fine è fisiologico il bisogno di una nuova serie di giornalini che possano catturare la tua attenzione, tra un film e una sessione col pad in mano.
Così, leggendo un pò di opinioni sul social blu, in giro per la rete, su qualche forum, compro questo primo volume di ORFANI, questa nuova serie a colori di Bonelli editore, che dopo 85 anni di Tex e Dylan Dog forse si sono resi conto anche loro che c'era da tirar fuori qualcosa di nuovo. Ecco qui sta la paraculata dei Bonelloni nazionali: cosa tira più di un fumetto oggi? Un videogioco. Eccovelo qui allora.
Si perchè ORFANI non è altro che Halo, in tutto e per tutto, quasi. Diciamo che gli strizza tutti e due gli occhi, gli sculetta davanti e lo invita a salire su casa per vedere la collezione di francobolli.

Gli Orfani vengono leggermente drogati durante l'addestramento (questo si evince nel numero X del fumetto, che trovate aggratise in tutti i GameStop). Un pò come i giocatori della Giuventus dei tempi d'oro...

Fine del mondo, gran parte della popolazione mondiale si è estinta insieme a questa esplosione, che non è un esplosione causata dalla caduta di un meteorite. Una misteriosa razza aliena ha deciso di attaccare la terra, così, a random. Per qualche assurdo motivo sono sopravvissuti soltanto dei ragazzini di non più di 12 anni. Loro sono l'ultima speranza dell'umanità. Di fatto vengono subito inseriti in un programma di addestramento brutale, alla Hunger Games per capirci, atto a farne dei soldati di livello superiore, un pò come gli Spartan della dottoressa Halsey. Già da questo abbozzo di trama si capisce la natura fortemente Bunginiana di questo fumetto, ci stanno pure le truppe d'assalto normali sfigatissime che non ci capiscono una mazza appena c'è da sparare due colpi, tipo l'esercito ODST. Senza parlare di questi super soldati che vengono fatti riposare come? Ibernandogli come Master Chief ovviamente.
La questione è: la cosa funziona? Oh alla fine della fiera mmmm si dai, voglio dargli fiducia. La parte iniziale di descrizione dell'apocalisse è sintetica e sobria, leggermente più dettagliata quella dell'addestramento degli Orfani. La storia è narrata su diversi piani temporali e questo lascia intendere che scopriremo maggiori retroscena sul passato dei protagonisti nei prossimi numeri, percorrendo la storia su due linee temporali parallele (o almeno spero). E' tutto centellinato in questo primo numero, come nella prima puntata di una nuova serie TV (che poi è l'impostazione con cui verrà serializzata la collana). che deve accalappiare nuovi seguaci facendogli venire la bava alla bocca.

Pistolero è l'unico Orfano col burka

I disegni di Emiliano Mammucari hanno un tratto deciso e dei colori ben definiti. Sono davvero belli, nonostante l'artwork dei nemici alieni ricordi un pò quello di un pokemon sfigato (e speriamo che siano soltanto le truppe di ricognizione altrimenti la serie può finire anche con questo numero) e quello delle armature degli Orfani ricordi un pò tanto quelle degli Spartan. Però oh, l'abbiamo detto all'inizio che l'ispirazione è chiaramente quella.
I dialoghi curati da Roberto Recchioni sono abbastanza curati da farti entrare subito in contatto con la realtà dei protagonisti, pure se i soprannomi che questi si danno non sono esattamente il massimo, speriamo si chiamino Pistolero, Eremita, Boyscout ecc ecc soltanto in questo numero.
Insomma pare tutto messo lì per attrarre i fan dello sparatutto più famoso della galassia ma non solo. Diciamo che è tutto messo lì per ammiccare ad un videogiocatore abbastanza colto da apprezzare una saga fantascientifica piuttosto matura e (speriamo) complessa, che normalmente sarebbe apprezzata soltanto dai nerdoni patiti di fantascienza matura e complessa.

Insomma ci piace? Per il momento ci piaciucchia...almeno ci incuriosisce abbastanza da farci attendere il secondo numero e comprarlo tipo subito? Quello si. 

Prezzo consigliato 4.50 euro, 98 pagine tutte a colori. Non tantissimo ma nemmeno poco. Ci proviamo. Vogliamo crederci. Andiamo a prenderci la coppa!

martedì 8 ottobre 2013

Tutto quello che vi siete persi (Recap post crisi esistenziale)


Torno a scrivere sul blog dopo parecchio tempo, dopo una crisi creativa che mi accompagna ormai da parecchi mesi e che mi impedisce di mandare avanti progetti con una certa regolarità, questo blog compreso. Il così detto "blocco dello scrittore", una forma di stitichezza amanuense che mi ha impedito di tenervi aggiornati su tutto quello che avreste dovuto vedere, giocare, comprare negli ultimi mesi...

Ci rimettiamo in pari? Rimettiamocici:

Dunque da cosa vogliamo partire? Cinema, televisione, videogame 'AAAAAAA MAGGICA?

Giusto due parole sulla banda Garcia allora va...

I'm sexy and you know it!

Sette partite, sette vittorie. Venti gol fatti, uno solo subito. Derby stravinto, tutti a casa. La coppa in faccia embè?
Questa Roma mette paura, non solo perchè schiera INSIEME quei gran bei ragazzi di Strootman e Gervinho, non solo perchè De Rossi si è ricordato di essere un giocatore del giuoco del calcio, non solo perchè se la difesa non fa il suo lavoro De Sanctis gli uccide la famiglia a tutti, non solo perchè c'abbiamo lì davanti il giocatore più forte di tutta la storia dell'uomo. Questa Roma mette paura perchè....Bho, non lo so manco io. Non si ha più la sensazione di perdere con chiunque, anzi, se il Real o il Barcellona si trovano a passare magari diamo 3 pere anche a loro che ne sai? Ora tocca al Napul'è, che coi suoi mille colori e le sue mille paure sembra una delle poche squadre che può tenerci testa. Li aspettiamo sulla porta, con i contenitori della differenziata per mettergli più paura possibile.

Poi che più? Ah già, per il mio compleanno (che cade di 23 Luglio, se volete segnarvelo e farmi un regalo non mi offendo) tutti i miei amici più carissimi mi hanno regalato il cofanetto con tutte e 6 le stagioni dei Soprano. Con la mia consorte ce le siamo sparate tutte in tipo due mesi, 86 episodi, eravamo diventati due zombi drogati di mafia e ziti al ragù. Dopo The Shield indubbiamente è la serie meglio scritta e meglio recitata che abbia mai visto, anche perchè sono le uniche che ho mai visto. Avevo iniziato a vedermi Hannibal su Italia 1 ma il fatto che ormai infilino Laurence Fishburne praticamente ovunque mi ha urtato un pò il sistema nervoso. Magari sostituirà pure Banderas alla pubblicità del mulino chi te lo dice...Somma tristezza se penso che non vedrò mai più James Gandolfini recitare. Piango.

"Che? Un altro telefilm? Oh cazz.....Ok ok finisco la trifacciale e arrivo, cagacazzi!"

Prima di chiudere col cinematografò buttiamoci un pò sui videoGGiochi. Partiamo da GTAV? No, partiamo dal ritorno di Sam Fisher.

Splinter Cell Blacklist è un gioco clamoroso, poco da dire. Tutte le buone idee di Conviction (e di Ghost Recon Future Soldier, vedi il drone) sono rimaste ad arricchire un gameplay che ne sopprime le magagne tornando alle origini e riproponendo uno stealth puro, di quelli duri, di quelli che se una guardia ti scopre a scavalcare un muro che non devi, ad aprire la dispensa dove tengono la birra o se anche solo ti sentono camminare con un passo appena più svelto perchè ti sei stancato di esplorare la mappa per memorizzare i percorsi delle guardie (che tanto cambiano ad ogni reload), chiama i suoi amici e ti fa il culo in tre secondi e se non ti trovano subito sguinzagliano i cani o peggio dei mini-droni esplosivi. Stealth Game della madonna, cooperativa da sbavo, Spie vs Mercenari scimmiante ma pure istigante alla bestemmia. 

Comunque sia GRAZIE TOM. Il mondo dei videogiochi ti è grato. Riposo soldato.

Signori come questo qui sopra arricchiscono il mondo dei videogiochi, non David Cage e le sue stronzate, per dirne uno.

Ora si che possiamo parlare di GTAV, gioco che ho anche recensito insieme ad altri due colleghi, per rinfrancare il tema della trinità che permea il titolone Rockstar.
Il voto che magari avete letto nella recensione non è necessariamente quello che io darei al titolo. Intendiamoci: è il GTA più grande di sempre, nessuno saprebbe fare di meglio a livello di offerta ludica. Cosa non mi ha convinto? Cosa non mi ha fatto amare alla follia GTAV quanto gli ultimi giochi Rockstar? La storia. La caratterizzazione dei personaggi è perfetta: Michael, Franklin e Trevor sono tre personaggi a dir poco fantastici, ognuno con una storia interessante da raccontare. Il problema è che non sempre coinvolgere tutti e tre nella stessa avventura risulta funzionale ai fini della trama principale ed il tutto alla fine sfocia in tre finali che ti lasciano un pò così, con l'amaro in bocca, perchè non portano a compimento la trama costruita intorno all'esplosivo trio fino a quel momento. Peccato, rimane soltanto un capolavoro. Poteva essere IL capolavoro.

Chiudiamo, come promesso, col cinematografò....Anche perchè dalla regia mi dicono che è pronto il minestrone di riso.


Bene, l'ultimo visto al cinema è Gravity, di Alfonsone Cuaròn, l'uomo che ripudia il montaggio in ogni sua forma. Gravity però è semplicemente il film più bello ed emozionante dell'anno, di quelli che gli Oscar principali non li vincono sicuro, (quelli vanno a pipponi in stile Argo e The Hurt Locker) ma che la gente quando esce dalla sala dice "ME COJONI". La sceneggiatura potevo scriverla anche io: Geroge Clooney è il comandante veterano in una missione spaziale dove invece Sandra Bullock è la novellina di turno. Succede un casino, salta in aria tanta roba, tutto nell'assordante silenzio del vuoto cosmico. Il 3D migliore che si sia mai visto da sempre, una Sandra Bullock meravigliosamente palestrata, un Geroge Clooney di contorno che ci sta sempre bene e una regia clamorosa, con piani sequenza interminabili, adrenalinici, indimenticabili. La tensione mi ha fatto sprofondare nella poltrona, il film mi ha fatto sentire piccolo nell'immensità di quello che si vedeva a schermo. Tanta roba. Grandissimo Cinema. 2013 Odissea nello Spazio.

Come fai qui senza Nespresso Giorgè?

Restando in tema Kubrick stamattina invece mi sono visto nella comodità del DVD, Bronson, di Nicolas Winding Refn (il tizio danese che ha girato Drive). Cos'è Bronson? La storia del criminale psicopatico più pericoloso di Londra, uno che ha passato 36 anni in carcere, 34 dei quali in isolamento (dove si trova tutt'ora). Bronson è un viaggio all'interno della follia umana, del masochismo, della violenza. Vi ricorda qualcosa? Si, vi ricorda Arancia Meccanica. Ecco Bronson nè il seguito spirituale: un film duro, violento, spericolato in più di un'occasione. Refn gioca a fare Kubrick sia con la fotografia, fredda, sovraesposta, sgranata, con inquadrature maniacalmente simmetriche, che con la regia, priva di leziosismi ma che sa colpire duro quando vuole. Un Tom Hardy immenso, stratosferico. La sua migliore interpretazione di sempre. Vedetevi Bronson, tutti, subito, ve lo presto io.

Questa è la parte in cui il protagonista prova ad accedere per la prima volta a GTA Online

Mi fermo qua per oggi. Il problema di uno scrittore che ha avuto il blocco dello scrittore è quando finisce il blocco dello scrittore, perchè vorresti scrivere 450 mila cose e non riesci a fermarti....Poi ti ricordi che la gente di leggere si rompe il cazzo presto e ti fermi. Ma poi mica sono un scrittore...

Alla prossima, CIAUUUUUUUU!