Quando gli unici fumetti che hai letto (completamente) sono stati DragonBall e Ken il Guerriero, alla fine è fisiologico il bisogno di una nuova serie di giornalini che possano catturare la tua attenzione, tra un film e una sessione col pad in mano.
Così, leggendo un pò di opinioni sul social blu, in giro per la rete, su qualche forum, compro questo primo volume di ORFANI, questa nuova serie a colori di Bonelli editore, che dopo 85 anni di Tex e Dylan Dog forse si sono resi conto anche loro che c'era da tirar fuori qualcosa di nuovo. Ecco qui sta la paraculata dei Bonelloni nazionali: cosa tira più di un fumetto oggi? Un videogioco. Eccovelo qui allora.
Si perchè ORFANI non è altro che Halo, in tutto e per tutto, quasi. Diciamo che gli strizza tutti e due gli occhi, gli sculetta davanti e lo invita a salire su casa per vedere la collezione di francobolli.
Gli Orfani vengono leggermente drogati durante l'addestramento (questo si evince nel numero X del fumetto, che trovate aggratise in tutti i GameStop). Un pò come i giocatori della Giuventus dei tempi d'oro...
Fine del mondo, gran parte della popolazione mondiale si è estinta insieme a questa esplosione, che non è un esplosione causata dalla caduta di un meteorite. Una misteriosa razza aliena ha deciso di attaccare la terra, così, a random. Per qualche assurdo motivo sono sopravvissuti soltanto dei ragazzini di non più di 12 anni. Loro sono l'ultima speranza dell'umanità. Di fatto vengono subito inseriti in un programma di addestramento brutale, alla Hunger Games per capirci, atto a farne dei soldati di livello superiore, un pò come gli Spartan della dottoressa Halsey. Già da questo abbozzo di trama si capisce la natura fortemente Bunginiana di questo fumetto, ci stanno pure le truppe d'assalto normali sfigatissime che non ci capiscono una mazza appena c'è da sparare due colpi, tipo l'esercito ODST. Senza parlare di questi super soldati che vengono fatti riposare come? Ibernandogli come Master Chief ovviamente.
La questione è: la cosa funziona? Oh alla fine della fiera mmmm si dai, voglio dargli fiducia. La parte iniziale di descrizione dell'apocalisse è sintetica e sobria, leggermente più dettagliata quella dell'addestramento degli Orfani. La storia è narrata su diversi piani temporali e questo lascia intendere che scopriremo maggiori retroscena sul passato dei protagonisti nei prossimi numeri, percorrendo la storia su due linee temporali parallele (o almeno spero). E' tutto centellinato in questo primo numero, come nella prima puntata di una nuova serie TV (che poi è l'impostazione con cui verrà serializzata la collana). che deve accalappiare nuovi seguaci facendogli venire la bava alla bocca.
Pistolero è l'unico Orfano col burka
I disegni di Emiliano Mammucari hanno un tratto deciso e dei colori ben definiti. Sono davvero belli, nonostante l'artwork dei nemici alieni ricordi un pò quello di un pokemon sfigato (e speriamo che siano soltanto le truppe di ricognizione altrimenti la serie può finire anche con questo numero) e quello delle armature degli Orfani ricordi un pò tanto quelle degli Spartan. Però oh, l'abbiamo detto all'inizio che l'ispirazione è chiaramente quella.
I dialoghi curati da Roberto Recchioni sono abbastanza curati da farti entrare subito in contatto con la realtà dei protagonisti, pure se i soprannomi che questi si danno non sono esattamente il massimo, speriamo si chiamino Pistolero, Eremita, Boyscout ecc ecc soltanto in questo numero.
Insomma pare tutto messo lì per attrarre i fan dello sparatutto più famoso della galassia ma non solo. Diciamo che è tutto messo lì per ammiccare ad un videogiocatore abbastanza colto da apprezzare una saga fantascientifica piuttosto matura e (speriamo) complessa, che normalmente sarebbe apprezzata soltanto dai nerdoni patiti di fantascienza matura e complessa.
Insomma ci piace? Per il momento ci piaciucchia...almeno ci incuriosisce abbastanza da farci attendere il secondo numero e comprarlo tipo subito? Quello si.
Prezzo consigliato 4.50 euro, 98 pagine tutte a colori. Non tantissimo ma nemmeno poco. Ci proviamo. Vogliamo crederci. Andiamo a prenderci la coppa!
Nessun commento:
Posta un commento