Oggi tripletta di contenuti, che fa caldo e bisogna risparmiare le energie. E' tutto un pò più asciutto del solito così almeno non vi rompete troppo i cojonés a leggere le deliranti boiate del qui presente scassamaroni.
Dunque partiamo dal cinematografò: Hugo Cabret. Non è il classico film di Martin Scorsese, basti pensare che nessuno spara a nessuno e non si vede una goccia di sangue. Questo fece storcere il naso a molti ai tempi dell'uscita, più di un anno fa. Per me invece, Hugo Cabret, è uno dei punti più alti toccati dalla carriera del regista italo-americano e vi spiego brevemente il perchè. (Ovviamente considerando che non ho letto il romanzo da cui il film è tratto:"La fantastica invenzione di Hugo Cabret")
Hugo Cabret non è soltanto un film girato con una maestria ed una raffinatezza che pochi cineasti al mondo possono vantare. Non ha soltanto una delle più belle fotografie che abbia mai visto in vita mia. L'opera di Martin Scorsese è una favola senza tempo e contemporaneamente uno dei più grandi e poetici omaggi al Cinema che si sia mai visto in un film (una sineddoche al contrario in pratica).
Il film comunque mostra anche una delle prime partite della storia a "L'allegro chirurgo"
Perchè? Perchè il film racconta la storia di Hugo Cabret, questo ragazzino rimasto orfano che vive nella stazione di Parigi, dove cerca disperatamente di riparare un automa che è in grado di scrivere, trovato anni prima dal padre. Una volta riuscito nell'intento e "riscoperto" il talento di quel robot, il ragazzino scopre chi era il proprietario di quell'incredibile invenzione e lì comincia la magia del film.
Un omaggio commovente a George Mélieès (nel film un bravissimo Ben Kingsley), considerato il secondo padre del Cinema, dopo i fratelli Lumière na che, a tutti gli effetti, ne è l'unico e vero pioniere avendo inventato una tecnica senza la quale il Cinema non esisterebbe nemmeno: il montaggio. E allora Hugo Cabret, come dicevamo, diventa una vera e propria dichiarazione d'amore di Scorsese al suo mestiere, quello di far sognare le persone.
Perchè lo scopo di chi fa Cinema era, è e rimarrà sempre questo. Far sognare le persone.
'nto culo a quei tre siti mafiosi che intascano mazzette per sparare epic quote ruffiani
Chiosa sul momento cinematograficò e riparliamo finalmente di videogame, che mica può diventare un blog sul cinema questo. Sembrerebbe scritto da una persona seria poi.
Deadpool The Videogame (QUI la recensione). A memoria è il primo videogioco su un super-eroe che non è un tie-in di un film su quel super eroe, il che è subito un punto a favore di High Moon Studios.
Breve e conciso: è un action con poche pretese, tanti avversari scemi da massacrare e qualche buon momento che però non rimarrà a lungo nella nostra memoria. Quello che conta però è che Deadpool fa letteralmente piegare in due dalle risate. Wade, il protagonista, ha un profilo da super eroe non proprio canonico, come i lettori Marvel più accaniti sapranno, e questo lo rende un tantinello irriverente...Andiamo così avanti per circa sette ore con battute sessuali squallidissime, insulti diretti agli sviluppatori, prese per il culo ai villain (volutamente scadenti) inseriti nel gioco e tutta una serie di citazioni, parodie e gag talmente trash da sentirsi male. Un "one man show"che resterà negli annali dei videogame. Una buon antidoto all'ultima porcata che ho giocato e di cui non ho ancora del tutto eliminato il saporaccio dalla bocca.
L'ultima parte di questo post la scriverai in seconda persona singolare perchè ultimamente nei blog di un certo livello si usa così e poi perchè la situazione richiedeva un tono più maturo del solito...Sòccoseserie:
Chiudiamo con quello che, a tutti gli effetti, è il videogame più importante della tua vita, in assoluto, EVA. Attenzione: non il più bello, il più importante, che è diverso.
Il primo Prototype, in tutta la sua rozzezza, ti era piaciuto abbastanza così il secondo capitolo lo attendevi proprio per vedere se tutte quelle buone idee, non del tutto sfruttate, avrebbero potuto portare un nuovo capolavoro del genere action/oper world.
Non avresti mai immaginato a cosa andavi incontro. Il tuo lavoro/passione/hobby di redattore ti portò ad essere invitato alla presentazione ufficiale del titolo, negli studi di Cinecittà, dentro una scuola di cinema. L'evento era incentrato sul legame tra cinema e videogame. All'inizio eri un pò titubante visto che Prototype non era esattamente un videogame dalle spiccate caratteristiche cinematografiche, a parte questo magnifico trailer il live action:
Troppo facile però con la canzone più bella della storia...
Comunque dato che si era a Cinecittà, si era organizzata una sessione di riprese di una live sequence ispirata al gioco. C'era un fottio di gente sul set tra attori, troupe, pubblico e giornalisti. C'erano tante persone...Tra tutte però incrociasti più volte lo sguardo soltanto con una. Non hai mai capito cosa fosse successo quel giorno, o forse si...Sicuramente della live sequence non te n'è più fregato niente in quel momento.
Non sapevi cosa sarebbe successo di lì a poco e ancora oggi non te lo sai spiegare precisamente. Sai soltanto che in quei momenti, in quel preciso contesto, non avresti mai immaginato di incontrare la donna della tua vita. Nonostante Prototype 2 poi venì fuori davvero come un gran gioco, lo ricorderai sempre e solo per questo motivo.