giovedì 25 luglio 2013

Gangster Squad: vorrei ma non posso


Ve l'avevo promesso ed eccola qui, la recensione di questo Gangster Squad, promettentissimo thriller, con un cast dellamadò, ambientato nella Los Angeles puzzolente e corrotta del dopoguerra, comandata dallo spietato boss Mickey Cohen (Sean Penn).

Dunque partiamo proprio da qui: Mickey Cohen, con l'appoggio di Chicago, ha preso il potere a Los Angelse...Racket, estorsione, prostituzione, scommesse, droga, tessere del PD ecc ecc
C'è però il solito detective capoccione, John O'Mara (Josh Brolin) che sta cosa non la digerisce e su sprono di un capo ancor più capoccione (Nick Nolte) forma una squadra di poliziotti incorruttibili per spodestare Cohen dal suo trono criminale.

Vi ricorda qualcosa? Esatto. Gangster Squad non è altro che Gli Intoccabili. O almeno vorrebbe esserlo, un tutto e per tutto. La storia è quella: c'è il Boss, il poliziotto incorruttibile, il vecchio saggio, il tizio delle minoranze etniche, il piccoletto che non usa violenza ecc ecc.
La storia è ripresa dall'immortale capolavoro di Brian De Palma e fino a qui ci siamo. Poi però la produzione fa: "Oh ragazzi da chi altro possiamo scopiazzare? Che videogames interessanti sono usciti ultimamente?" così probabilmente salta fuori qualcuno che aveva giocato al bellissimo L.A. Noire ed il gioco è fatto. Già che c'erano c'hanno buttato dentro pure un pò di L.A. Confidential e hanno accesso il frullatore.

Quando qualcuno si accorgerà della cinOfilia di Josh Brolin sarà troppo tardi...

Dunque, il punto è questo: Gangster Squad non è un brutto film, è soltanto un film che ha voluto volare più in alto delle sue possibilità e, probabilmente, con un cast diverso sarebbe stato molto migliore di come è uscito fuori alla fine.
Perchè, intendiamoci, un cast può anche essere stratosferico (Sean Penn, Ryan Gosling, Josh Brolin, Nick Nolte, Emma Stone) ma se quasi nessuno sta dentro al personaggio che interpreta allora hai fatto la più clamorosa delle toppate, buttando pure un sacco di soldi.
Pure un bambino capirebbe che Sean Penn non è Robert De Niro, che Josh Brolin è uno degli attori più sopravvalutati di Hollywood e a sto giro è fuori ruolo come pochi, che Ryan Gosling appena gli fai fare un personaggio diverso da quello di Drive o Solo Dio Perdona va in crisi, non ci capisce più una ceppa e sforna interpretazioni insignificanti come questa.
Insomma se il tentativo era quello di emulare Gli Intoccabili, Gangster Squad fallisce di brutto. Se invece si guarda come una pellicola a sè stante allora diventa un film godibile, girato in maniera splendida, con una fotografia mozzafiato ed un finale quantomeno divertente e spettacolare quanto basta.
Per il resto c'è uno Sean Penn perfetto (almeno lui) nei panni di Mickey Cohen ed una storiella senza guizzi, prevedibile come poche e abbastanza scopiazzata. Senza contare la retorica spicciola che ogni tanto fa "SETTETE!" e i dialoghi composti quasi esclusivamente da bottom lines alla David Caruso.

Saranno pure di più...

Ma a confronto di questi 4 sembrano i One Direction

Insomma una mezza delusione, pure più di mezza se vogliamo dirla tutta...Un'occasionissima sprecata (come giustamente ha sottolineato la freddissima accoglienza di critica e pubblico all'uscita nelle sale) con un mucchio di grandi nomi buttati allo sbaraglio per creare una cassa di risonanza intorno alla produzione ma di cui si salvano giusto Sean Penn e il regista Ruben Fleisher.

Nota di demerito per gli sceneggiatori, spocchiosi e copioni, che sicuramente da piccoli non hanno imparato il grande insegnamento che dice "Se copi dal primo della classe non sempre prendi il suo stesso voto".

La battuta d'uscita non poteva che toccare a Bob, che aspettava di dirla da almeno dieci minuti, non lo tiene più nessuno...Dai su, dilla ora così la facciamo finita che fa caldo:

"SIETE SOLO CHIACCHIERE E DISTINTIVO! CHIACCHIERE E DISTINTIVO!"

Oh a tenerlo ci hanno provato ma niente...

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