Una persona che generalmente non è amante di telefilm, difficilmente si appassionerà mai ad uno in particolare. Certo, ormai ce ne sono di tutti i tipi, per tutti i gusti, per tutti i target.
Io continuo a non essere un grande amante delle serie TV, fondamentalmente per un motivo: non ho pazienza.
Non ho pazienza di attendere una settimana per sapere come continua la storia, se un personaggio crepa, se un altro campa, se la capra sta sopra o sotto la panca.
A pensarci bene, a parte Friends (che rimane la serie TV del secolo) e le prime stagioni di C.S.I (quelle con Grissom) ultimamente mi sono trovato a "provare" qualche altra soluzione.
The Walking Dead mi aveva preso dopo la prima stagione. La seconda però l'ho smessa di seguire quasi subito per il motivo di cui sopra. Alla fine mi sono sparato tutte e 12 le puntate in un giorno (due coglioni infiniti). Della terza serie ho retto dieci puntate, poi la morte per sonno è sopraggiunta e non ho recuperato nemmeno il finale di stagione.
Avevo provato a vedermi qualche puntata di Lost...Fortuna che mi sono accorto quasi subito che fosse una stronzata clamorosa.
Ho provato Flash Forward, Falling Skies, American Horror Story e tantissima altra roba...Mi mancava solo Centrovetrine...Ma niente.
Non scoccava la scintilla.
Poi un giorno, nel mio eterno girovagare per negozi di elettronica, trovo un'offerta clamorosa su una serie di cui avevo sempre sentito parlare bene: The Shield. Tutti e 7 i cofanetti (uno a stagione) a 9.99.
Piccola digressione
Per chi non lo conoscesse, The Shield parla dello Strike Team, una squadra di assalto rapido istituita come esperimento dal dipartimento di polizia di Farminton (Los Angeles). La squadra è capitanata dal detective Vic Mackey (uno straordinario Michael Chiklis) che ha sotto di se i detective Shane Vendrell (uno schifosamente magnifico, o magnificamente schifoso, Walter Goggins), Curtis "Lem" Lemanski e Ronald "Ronnie" Gardoki.
La squadra funziona e stabilisce da subito il record di arresti per tutti i distretti. Il problema però è che Vic Mackey e i suoi vogliono mettere da parte un "fondo pensione" e per questo cominciano a favorire gli spacciatori del quartiere, a effettuare rapine, a inquinare prove e a effettuare omicidi.
Il dipartimento tutto comincia a dubitare di loro e ben presto lo Strike Team finisce nel mirino delle indagini interne, che si risolvono sempre in una bolla di sapone....Vic e i suoi sembrano farcela sempre ma sin dalla prima puntata sono costretti a dormire con un occhio aperto e la pistola sotto il cuscino.
Una vocina interiore continuava a martellarmi e la scena di me davanti allo scaffale fu più o meno questa:
Tornato a casa in una calda giornata di luglio comincio a guardarmi la prima stagione...la seconda, la terza...Insomma in due o tre giorni faccio fuori tutte e sette le stagioni.
Avevo trovato la serie TV della vita.
Perchè The Shield non è una semplice serie.
E' un poliziesco che colpisce duro lo spettatore in un triliardo e mezzo di occasioni, riesce nell'intento di farlo affezionare a 4 poliziotti corrotti che in più di una situazione si rivelano peggiori dei criminali che dovrebbero combattere e con cui, invece, più di una volta si trovano a collaborare.
Il loro essere messi continuamente in discussione da tutto il dipartimento, sempre nel mirino delle indagini interne, sempre con il fiato sul collo dei colleghi che sanno di aver a che fare con dei criminali veri e propri ma alla fine non riescono mai a incastrarli.
Fin dalla PRIMA PUNTATA lo spettatore viene letteralmente violentato dagli avvenimenti e questo avviene per ogni singola puntata di questo straordinario telefilm.
Non c'è una puntata fiacca, non c'è una stagione sottotono.
E' una cavalcata a 300 all'ora verso uno dei finali più emotivamente provanti della storia della televisione (e del cinema perchè no).
Non parliamo nemmeno della quarta, quinta e sesta stagione che hanno due guest star d'eccezione mica da ridere: Glen Close (eccezzionale, non ci sono altre parole per descrivere il suo stint nella serie) ma soprattutto Forrest Whitaker, forse la nemesi più azzeccata per Vic Mackey in tutte e sette le stagioni.
E poi c'è Vic Mackey, il personaggio più profondo che io abbia mai conosciuto in qualsiasi ambito audiovisivo, dal cinema ai videogiochi. E' straordinariamente viscido, crudele, cinico e spietato. Il suo attaccamento ai membri della squadra è commovente e per questo le ultime due stagioni saranno come una coltellata al cuore per lo spettatore.
Hanno fatto fuori uno dei nostri, faremo fuori uno di loro: prima regola del buon poliziotto
The Shield è una serie da uomini, questo va detto. E' molto testosteronica. Comunque sia sarà impossibile trattenere LE LACRIME in almeno un paio di occasioni. Roba che ancora mi fa venire i brividi.
Ed il continuo senso di malessere che si prova quando ci si accorge di stare facendo il tifo per la squadra sbagliata....Ma la forza di questo fantastico telefilm non è solo questa. E' il permettere allo spettatore di vivere altre duecentomila storie relative al distretto, tutte slegate e al contempo legate alla vicenda principale. Tutto funziona come un orologio svizzero.
La regia poi è sorprendentemente fantastica per tutte e sette le stagioni, con questa camera a mano praticamente onnipresente che ha però l'accortezza di non far vomitare lo spettatore ogni 3x2 come in quella stronzata di Cloverfield.
Sorprendentemente perchè in pratica il regista cambia di episodio in episodio, basti pensare che anche i protagonisti ne hanno girato qualcuno.
Guardatelo, appassionatevi a The Shield. Sarà l'esperienza televisiva più intensa che potreste mai provare.
Queste mie raccomandazioni però sono del tutto superflue. Vi basterà vedere la prima, sconvolgente puntata, per fiondarvi a vedere tutte e sette le stagioni.
STRIKE HARD. STRIKE FAST.
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