martedì 2 luglio 2013

The Lone Ranger: Johnny Depp e il suo trasformismo monotematico


Oggi parliamo di "The Lone Ranger", film che NON HO ANCORA VISTO. Fatta questa debita premessa mi appresterò a dire semplicemente cosa mi aspetto da quest'ultimo blockbuster per tutta la famigghia targato Disney.

Piccola digressione: "The Lone Ranger", in Italia "Il Cavaliere Solitario" fu un programma radiofonico di successo (non capirò mai come un tempo ci si potesse intrattenere con i rumori di pistole e degli zoccoli di cavallo in un programma radio, ma c'è gente che trova interessante Servizio Pubblico quindi...) che a sua volta era tratto da un famoso fumetto ed il tutto ispirò una serie televisiva anch'essa di successo, che il western una volta andava un casino, quasi quanto i vampiri di adesso.

Comunque: regia affidata al pacioccone Gore Verbinski che, GUARDACASO, aveva già diretto Johnny Il Bello nella trilogia di Pirati dei Caraibi. Tre film che avevo apprezzato più o meno abbastanza, contando che larga parte delle tre produzioni la teneva sempre in piedi Jack Sparrow.

Quindi, appena ho visto il primo trailer di "The Lone Ranger" (questo qui sotto)


Sapevo già cosa aspettarmi dal film e da Johnny Depp.
Il nostro bel tenebroso di Owensboro infatti è qualche anno che tira fuori una serie di personaggi non propriamente diversificati, anzi per meglio dire tutti uguali.
Il "danno" lo ha fatto proprio sto benedetto Jack Sparrow, che ha attaccato il morbo dell'eroe scemo a Willy Wonka, al cappellaio matto, a Jack Sparrow (sempre più scemo di film in film) e infine a Tonto, questo il nome del nativo americano che aiuta il cowboy mascherato (n.d.r.).

Nativo americano che nella serie TV amerrigana c'ha la faccia ancora più da scemo. Johnny...PUPPA!

Il risultato, se vedete anche il trailer di The Lone Ranger, è che ne escono tutte interpretazioni a loro modo divertenti e riuscite ma UN PELO simili tra loro.
Questo film in particolare sembra voler spingere sto Tonto come il nuovo Jack Sparrow, magari in attesa del quinto film della serie di Pirati, come se quella cagata pazzesca del quarto non fosse stato abbastanza.
Di fatto la trama sembra un pò tirata via per le orecchie, con questo riccone che attraverso la costruzione della nuova ferrovia che attraverserò gli States si mette in testa di controllare tutto il cucuzzaro.
Un pretesto come un altro per far esplodere un macello di roba, maltrattare i protagonisti in ogni modo e permettere a Johnny Depp di fare i suoi balletti e le sue battute sceme, che sto giro sono sceme sceme deep inside.

Trova le differenze

Ma giustamente è un film per famiglie e non lo puoi fare splatter come lo farebbe Tarantino, che poi alla Disney se vedono pure una goccia di sangue ti tagliano i fondi e li trasferiscono tutti sulla produzione del nuovo Star Wars, per la gioia di tutti i ciccioni sudati che idolatrano la saga dell'ancor più pacioccone Geroge Lucas.

E quindi cosa mi aspetto e ci aspettiamo da questo Cavaliere Solitario? Indubbiamente un film spettacolare, che Gore Verbinski  non bada certo a spese in quanto a VFX...Certamente però andrò al cinema già pronto al solito showcase di Johnny Depp (che, stando al trailer, godrà anche di un doppiaggio discretamente pezzente e artificioso come poche altre cose al mondo) e di un goffo tentativo (che riuscirà sicuramente) di replicare il successo di Django Unchained, dopotutto il western rivà una cifra quest'anno, più dei vampiri.

Tutto questo però per domandarci una cosa ed una cosa sola: siamo tutti abituati a vedere Johnny con delle schifezze indicibili sulla capoccia. Addirittura la Disney aveva imposto che Jack Sparrow avesse un nuovo ornamento nei capelli ad ogni film...Ma stavolta, seriamente, chi cazzo ha pensato che ficcargli una cornacchia VIVA sulla testa sarebbe stata una buona idea?

Vabbè John, siamo capaci tutti a rispondere "STOCAZZO

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